giovedì 9 giugno 2011

le pene infinite



Le pene inflitte agli assassini potevano essere assai cruente e ritualizzate: esecuzione con percorso delle vie terracquee della città, proclamazioni pubbliche, esposizioni alla berlina o dei cadaveri alle forche o dei resti squartati appesi alle picche. I quarti erano esposti ai quattro capi della città, sulle vie di transito, a monito per chi entrava e per chi usciva.
Questo il racconto di uno di quei viaggi:
La mattina del 15 aprile 1636 Guidetti fu estratto dalle carceri, il cercante della Scuola di San Fantin o dei Picai gridava un Pater Noster e una Ave Maria mentre lo conducevano ad una chiatta che lo aspettava sulla riva del bacino di San Marco. Fu legato ad un palo con una lunga catena e un messo iniziò ad urlare da una imbarcazione la pena del Guidetti, la barca lentamente si stava dirigendo a Santa Croce dove il boia lo aspettava per tagliargli entrambe le mani. Durante il tragitto ad ogni traghetto con una tenaglia infuocata gli furono dati nove colpi sulla schiena. A Santa Croce, nei pressi di una colonna, un barbier diede indicazioni per tagliare le mani al Guidetti, chiudendo successivamente i moncherini dentro delle guaine di maiale al fine di non farlo morire subito dissanguato. Queste furono appese alla stessa catena attorno al collo e mentre il messo continuava con la sua litania, Guidetti fu trascinato per terra, a coda di cavallo, verso piazza San Marco. Tra atroci sofferenze la vittima era accompagnata da un corteo di monaci e dai congregati della scuola vestiti tutti di nero. Davanti a lui un uomo reggeva una croce sempre nera e si dirigeva verso le colonne della piazza. Tra le due Colonne era stato costruito un palco in legno, attorno al quale si era radunata una piccola folla di curiosi. Alle dieci del mattino, dopo aver salito i gradini, il boia prese in carico l’assassino. In pochi minuti la sentenza fu eseguita. Dopo averlo decapitato fu squartato. I quarti furono esposti uno sulla strada per Padova, uno sulla strada per Mestre, uno sulla strada per Chioggia e infine, uno per quella di Lido. La testa del Guidetti restò invece esposta su una picozza in Piazza San Marco. I provveditori alla Sanità, nei loro necrologi, registrano l’avvenuta esecuzione: ” Bortolamio Guidetti Romano detto Giovan Battista di Parigi è stato decapitato e squartato de ordine dell’ecc. Conseglio di dieci di anni 35. San Marco” allegando un disegno dell’esecuzione.

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