Dicono che i numeri che usiamo in tutto il mondo provengano dal medioriente. Ma a VENEZIA ne abbiamo aggiunti degli altri, speciali.
Il ''do tre'' una crasi numerica utilissima per l'acquisto del pane.
( Es. Dame do tre mantovanine).
Il ''Trecuatro'' numero massimo di spritz prima di barcollare, e si smette di tenerne il conto.
( Es. Me so ciavà trecuatro sprisseti, so ndà in asèo)
Il ''Seteoto'' il numero perfetto per ordinare crostacei al Mercato di Rialto.
( Es. Ti me da seteoto gambaroni?)
I ''do ponti e na cae'' per misurare latitudini, longitudini e ogni tipo di distanza.
( Es. Vara che no xe lontan, do ponti e na cae, ti xe za rivà)
La ''diesena'' non una semplice decina, il numero varia a discrezione del venditore, la diesena è un punto di domanda tra il nove e l'undici
(Es. Go magnà castraure, sa
rà stae na diesena.)
La ''sciantina'' o il ''fià'' numero prossimo allo zero assoluto, per richiedere un assaggino e farsi un'idea.
( Es. Me basta na sciantina, de manco, eco: un fià massa'')
Il ''Massa'' è quel numero che si usa per descrivere un eccesso considerevole.
( Es. Go bevuo massa - oppure - massa casin, n'demo casa)
La ''sbrancada'' è la X in matematica dove per X si intende una quantità N contenuta in Y mani del venditore. ( Es. Dame na sbrancada de quei, uno par sorte)
''N par sorte'' per descrivere due quantità uguali per due qualità differenti.
( Es. Damene uno par sorte, damene do par sorte, damene tre etc etc)
La ''sboconada'' è il numero che definisce il morso, di chi è già satollo, oppure vuole assaggiare il cibo in mano agli altri.
( Es. Ti magni pandoro? Na sboconada - oppure - Ti vol na sboconada, vara che xe bon )
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