lunedì 29 luglio 2013

La Laguna Nord

Curia del Doxe
La laguna Nord
Capitolo primo

Aprire un dibattito sulla laguna Nord, lo ritengo interessante anche se parlare di luoghi risalenti a 2000 anni fa è arduo se non si fa un approccio storico con molti elementi trascendentali.
Oggi se qualcuno cita i “sette mari” la nostra mente va ai Caraibi evocando storie di pirati, per Plinio il vecchio i sette mari erano l’insieme delle lagune (Grado,Marano, Venezia e Polesine”che consentivano i traffici fluviali tra due grandi città dell’impero quali erano Aquileia e Ravenna.
La laguna nord di Venezia si trovava al centro di questa importante via d’acqua e non poteva non assumere un’importanza strategica preesistente alla fondazione di Venezia, alla cui nascita concorrono le più importanti famiglie provenienti dai suoi insediamenti lagunari di Torcello, Grado e Marano famiglie Patrizie che hanno dato i natali ai primi Dogi.
La nascita di Venezia provoca l’agonia della laguna Nord fino a far perdere la memoria di isole importanti come Costanziaca o Amniana, tutto si è perso di queste isole ma in epoca che la scrittura era privilegio di pochi al popolo analfabeta rimaneva la traduzione orale che diveniva nel tempo leggenda.
Da bambino che sapeva appena leggere e scrivere mi imbattei in un “nizioletto” veneziano con scritto:” campo dei cruciferi vulgo crosecieri” il significato nella mia mente innocente era ignoto ma nella mia fantasia mi immaginavo dei soldati con delle croci sugli scudi o sulle tuniche, ma non avendo ancora studiato la storia delle crociate non riuscivo a collocare sullo stesso piano i crociati e Venezia. Solo molto tempo dopo scoprii che effettivamente quella zona di Venezia (i Gesuiti) era il punto di raccolta e partenza delle galee per la terra santa.
Passarono gli anni e scoprii che i nizioletti erano la storia popolare di Venezia e il “Tassini” ne fece un bellissimo libro esplicativo. Non è di Venezia che voglio parlare ma delle domande che mi sono posto relative ai nizioletti.
Erano un’invenzione o una necessita esplicativa?
Potevano risalire ad una tradizione precedente?
Potevano essere correlati alla laguna nord?
Analizziamo i toponimi della laguna nord come riportato dalle mappe o nella loro inflessione dialettale:
Costanz(t)iaca; sappiamo poco o nulla salvo che i loro abitanti potrebbero essersi chiamati Costantini che mi sembra un cognome molto popolare di quelle parti.
Isola della Cura; che chiamerei isola sede del governo.
Isola di Amniana; Amnis stranamente localizzabile alla foce del più importante fiume che sfociava in laguna(la Piave)
Palude della Centranica “sentrega” che è stranamente circondata da isolotti ancora esistenti.
Palude del Tralo: infatti di trova esattamente di fianco alla centranica (tralasciare tralignaggio)
Canale la Dolce; canale che passa al est di Torcello che era l’antico alveo del Sile.
Canale del Gaggian;  gaggio e aggio sono ancora usate per definire una tassa.
Isola del Crevan “Gravan”; situata al bivio di due vie d’acqua potrebbe indicare il gravame (sequestro) per i traffici che non risalivano il Gaggian.
Mazzorbo: Maior urbium (non serve conoscere il latino per la traduzione)
Burano; merita un’attenzione particolare in quanto hanno una loro palude (Palu da nu) come se fossero degli “extra lagunari”
Palude della Rosa; a nord di Torcello incastonata tra gli antichi alvei del Dese e del Sile che doveva avere un terreno particolarmente fertile.
Torcello: se inseriamo “tor cellum” nel traduttore automatico di Google ne esce “Venditore giurato” ovviamente doveva essere una specie di porto franco o di scambio dove di poteva acquistare di tutto con garanzia d’acquisto., indispensabile se era frutto di un sequestro fatto transitare per il canale “Scanello” che partendo dall’isola del Crevan arrivava proprio dietro a Torcello evitando  l’isola della Cura.
Leggende? Fantasie adolescenziali?
Sogni trascendentali? Lascio a chi legge l’interpretazione di quanto scritto.


 

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