giovedì 10 marzo 2011

le bocche del leon



Nell'antica Repubblica di Venezia con il nome di Bocche di Leone erano indicati dei particolari contenitori, simili alle odierne cassette postali, sparse per la città di Venezia e in particolare nei pressi e all'interno del Palazzo Ducale, destinate a raccogliere le denunce segrete destinate ai Magistrati.
Il nome di bocche deriva dal fatto che tali contenitori recavano spesso, esteriormente scolpito, l'aspetto di fauci spalancate, al disopra della dicitura del tipo di denunce che erano destinate a raccogliere. Il fatto, poi, che spesso tali bocche fossero rappresentate in forma di muso leonino, a ricordare il leone di san Marco, simbolo dello Stato veneziano, è all'origine del comune nome di bocche de Leòn.
Le denunzie pur garantite dal segreto, non potevano rigorosamente essere anonime, pena la distruzione, a meno che non riferissero di casi di particolare e speciale gravità, nel qual caso le magistrature avevano l'obbligo di effettuare un attento vaglio prima di procedere. Tali denunce, che spaziavano sul più ampio campo di reati, risultavano in particolare essenziali per il funzionamento degli speciali tribunali preposti alla sicurezza dello Stato: gli Inquisitori di Stato e, soprattutto, il temibile Consiglio dei Dieci.

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